Ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle. Ma i femminicidi sono solo la punta di un iceberg: migliaia di donne vengono quotidianamente aggredite, perseguitate, percosse, umiliate.
Oggi, in tutto il mondo, si celebra la Giornata per l’eliminazione della violenza sulle Donne, istituita con risoluzione Onu n. 54/134 del 17 dicembre 1999 e celebrata in questo giorno non a caso: il 25 novembre di ogni anno ricordiamo il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana; considerate rivoluzionarie rispetto al regime dittatoriale di Trujillo, le tre sorelle furono torturate, massacrate e infine strangolate e uccise; i loro corpi vennero poi gettati in un burrone, simulando un incidente.
Questi “incidenti” succedono ancora e non soltanto in Paesi esotici e lontani da noi, ove donne – a volte ancora bambine – ogni giorno vengono maltrattate, stuprate e uccise, ma anche al di là della porta di casa nostra. La violenza contro le donne è un’abitudine, una barbara consuetudine alla quale troppo poche persone prestano attenzione… ci stiamo miseramente abituando a sentirne parlare, considerando il fenomeno come una delle tante piaghe della nostra società.
Per combattere questo fenomeno occorre combattere prima l’indifferenza. La consapevolezza di trovarsi al centro di un problema è il primo passo verso la ricerca di una soluzione.
L’associazione sportiva dilettantistica Dojo SDK, come sempre attenta alle tematiche culturali ed alle principali problematiche sociali, ricorda questa giornata invitando tutte le donne a provare una lezione di Judo femminile, di Difesa personale, di Ju jutsu o di qualsiasi altra disciplina l’associazione possa offrire affinchè ciascuna donna possa raggiungere la consapevolezza non solo dei propri diritti civili, ma anche delle proprie capacità e potenzialità, perché nessuna donna, oggi, si senta sola.
Stefania Martino,
Presidente della A.S.D. Dojo SDK.